
Dagli Aztechi alla Sicilia: la storia del cioccolato di Modica
La
scoperta delle Americhe ha permesso agli europei di conoscere tanti
nuovi alimenti che oggi sono divenuti parte integrante della nostra
alimentazione. Mais, patate, peperoni, pomodori erano totalmente
sconosciuti fino all'inizio del Cinquecento e altrettanto lo era il
cacao, da cui gli Aztechi ricavavano una bevanda scura e amarissima. Gli
spagnoli modificarono la preparazione di quella bevanda ed, entusiasti,
introdussero la coltivazione e la lavorazione del cacao in tutte le
loro colonie.
L'arrivo a Modica
I semi di cacao iniziarono a raggiungere la Spagna attorno alla metà
del Cinquecento. Il successo del cioccolato fu quasi immediato dopo che
gli Spagnoli iniziarono a zuccherarlo e ad eliminare il peperoncino che
gli dava un gusto piccante. Fu questa la ricetta che, sul finire del
secolo, venne diffusa nelle colonie e che giunse anche a Modica,
capitale della contea omonima e colonia del regno iberico.
Cioccolato in ogni casa
A Modica la produzione del cioccolato trovò terreno fertile e qui
venne elaborata una ricetta che da bevanda lo trasformava in solido,
quello che gli Spagnoli chiamavano "el chocolate a la piedra" e che
vedeva l'aggiunta di aromi come scorze di agrumi, vaniglia, zenzero e
anice. Oggi a Modica la ricetta è rimasta invariata e quel cioccolato
granuloso costituisce una vera e propria delizia.
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